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Ecco perché la app Io non ha retto all’assalto al bonus anti-evasione

LaPresse/POOL Ansa
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Da Palazzo Chigi la comunicazione batte sui numeri record di accessi all'applicazione Io, che però non regge all'ondata di utenti. L’obiettivo finale del progetto era proprio realizzare, uno strumento che permettesse di interagire con tutte le pubbliche amministrazioni e i fornitori dei servizi, ma per il momento resta troppo complicato e a lungo termine inutile dotarsi di una capacità che regga il numero di accessi dei primi giorni.  

  • L’iniziativa è stata lanciata con un ampio dispiegamento di forze della presidenza del Consiglio e con un richiamo con tanto di logo disegnato appositamente durante l’ultima conferenza stampa di Giuseppe Conte, in cui il presidente ha presentato il decreto Natale.
  • Il lavoro di sviluppo dell’app va però avanti da molti mesi e l’idea di Io esisteva già tre governi fa: a lanciare il progetto è stato infatti nel 2018 Diego Piacentini, allora capo del Team per la trasformazione digitale.
  • Da PagoPa dicono che il problema non è l’app ma viene ribadito che si tratta di un’«operazione senza precedenti» e che i picchi di 6mila operazioni al secondo il primo giorno e 12mila ieri non erano prevedibili.

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