È una giornata cruciale per la campagna elettorale. Entro oggi Carlo Calenda deciderà se allearsi oppure no con il Pd. Attualmente la via sembra estremamente stretta, considerate le ultime dichiarazioni di Calenda, che non vuole finire in lista con Luigi Di Maio e Nicola Fratoianni. In programma anche le conferenze stampa di presentazione della nuova associazione di Davide Crippa e Federico D’Incà, che hanno lasciato il M5s nel fine settimana, e quella di Di Maio che presenterà il suo Impegno civile.

La diretta

17.33 – Fa eco a Calenda il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova. «Appello segreteria PD non è risposta a temi politici che +Europa e Azione hanno posto ieri a Enrico Letta. Poco credibile, peraltro, riferimento ad alleanza nel solco di Draghi mentre si mantiene come prioritario l’accordo con forze sempre all’opposizione di Draghi».


17.23 – «Enrico Letta sei troppo intelligente per considerare questo appello una risposta. Vediamoci oggi con +Europa e chiudiamo in un senso o nell’altro. Così ci facciamo male tutti. A dopo» scrive Calenda su Twitter rispondendo all’appello di Letta di superare le divergenze.


17.08 – Nell’appello finale approvato al termine della segreteria del Pd con Enrico Letta, si legge che il Pd «fa appello a tute le forze politiche con cui, dopo le dimissioni del governo Draghi, si è lavorato per fare crescere  un campo di forze democratiche e civiche: si proceda, senza veti reciproci, a costruire un’alleanza che prosegua». Il messaggio è diretto a Carlo Calenda, che sta continuando a valutare se aderire oppure no all’alleanza di centrosinistra. 


16.30 – Alternativa e Italexit annunciano ufficialmente di voler correre sotto un unico simbolo che sarà presentato mercoledì prossimo. «In questi mesi abbiamo lottato fianco a fianco contro il green pass, contro l’obbligo vaccinale, contro le restrizioni e le violazioni della Costituzione che hanno caratterizzato il periodo di emergenza pandemica. Ci siamo schierati con convinzione contro le politiche del governo Draghi» dice Gianluigi Paragone. 

C’è attesa anche per i candidati: Italexit ha già annunciato di aver imbarcato Stefano Puzzer, il capo dei portuali triestini che manifestavano contro il green pass, mentre tanti membri di Alternativa hanno annunciato di non volersi ricandidare. Tra questi, Mattia Crucioli, Andrea Colletti e Paolo Giuliodori.


14.52 – Gianni Alemanno non torna nella coalizione di centrodestra. «Nonostante quello che viene pubblicato da alcuni giornali, non ho intenzione di candidarmi nelle liste del centrodestra. Ringrazio tutti coloro che sono stati così gentili da prendere in considerazione il mio nome, ma per lo stesso motivo per cui mi sono allontanato dall'area di Fratelli d'Italia, a maggior ragione non posso prendere in considerazione altre opzioni interne a questa coalizione». Come motivazioni, adduce la sua posizione sulla guerra, in disaccordo con quelle dei partiti dell’alleanza.


13.51 – Calenda continua a sfidare il Pd sul suo profilo Twitter. «Esiste una profonda differenza tra alleanza e sottomissione. Nel primo caso si discute e si trova un compromesso, nel secondo…non saprei dire. Non appartiene alla nostra cultura».


13.10 – Di Maio presenta il simbolo, in sottofondo suona “Heroes” di David Bowie. Il simbolo reca la scritta «Impegno Civico» e «Di Maio», lo sfondo è blu nella parte superiore e rosso in quella inferiore e accanto al nome del partito si vede un’ape. 


12.54 – Mentre Di Maio presenta il nuovo partito, si fa sentire il fondatore del Movimento 5 stelle. Grillo pubblica il fotomontaggio di un album di figurine, “Zombie”, e annuncia: «Da oggi in tutte le edicole!» Le figurine sono le fototessere di tutti i parlamentari che hanno lasciato il Movimento.

 


12.48 – Inizia l’intervento di Luigi Di Maio. «Non ci interessa parlare agli estremismi». Il ministro degli Esteri attacca Conte: «Qualcosa si è rotto quando nel Movimento qualcuno ha scommesso contro il paese. È lì che si è creata una frattura insanabile». 


12.27 – La vicepresidente del Copasir Federica Dieni lascia il Movimento. «Oggi, pur con profondo rammarico, cristallizzo la mia decisione di lasciare il M5s» scrive in una nota. «È da tempo che le decisioni che vengono prese dai vertici non mi appartengono più. Erano ormai troppe le scelte non condivise a cui mi sono attenuta per mera disciplina di partito, ma che hanno determinato in me un profondo disagio interiore e uno scollamento rispetto ad un progetto in cui non posso riconoscermi». 


12.23 – Interviene Bruno Tabacci, uno dei due fondatori e detentore del prezioso simbolo che permette al movimento di non raccogliere le firme per presentare la lista.


11.59 – È iniziata la presentazione di Impegno civico, il nuovo partito di Luigi Di Maio. Conduce Emilio Carelli. Sono intervenuti finora Vincenzo Spadafora, ex ministro dello Sport e mediatore tra Di Maio e Beppe Sala, Laura Castelli, viceministra dell’Economia e fedelissima di Di Maio e Carlo Romano, coordinatore delle politiche economiche del governo Draghi, per Centro democratico. 

Ha aderito anche Federica Gasbarro, attivista climatica e delegata Youth4Climate all’ultima Cop 26 di Glasgow.


11.32 – Dovrebbero aderire a Ambiente 2050 anche il deputato Maurizio Cattoi, che ha lasciato il Movimento, e la vicepresidente del Copasir Federica Dieni, da tempo critica sulla linea di Conte, in odore di addio.


10.24 – «Quest’associazione si pone come un contenitore che ha intenzione di dare stimoli» dice Davide Crippa. «Non ci siamo sottratti al campo progressista. Il nostro obiettivo è segnalare i nostri temi all’interno dell’agenda progressista. Non presenteremo le liste per raccogliere le firme». 

Di fronte alle domande dei cronisti sui contatti con il Pd, i rappresentanti dell’associazione hanno sottolineato di volersi rivolgere a tutto il campo progressista.


10.21 – Carlo Calenda si rivolge in un video su Twitter a Enrico Letta. «Abbiamo chiesto il minimo sindacale, se la risposta è no la rottura sarà interamente colpa tua». 


10.18 – La nuova associazione dei fuoriusciti dal M5s Federico D’Incà e Davide Crippa si chiama Ambiente 2050. Il simbolo è la scritta che campeggia su uno sfondo blu circondato da 12 stelle che richiamano l’Ue e due banndiere dell’Italia. «È un elemento di unione tra la politica e le istanze del territorio, dei cittadini e dei consumatori». 


10.00 – Ieri sera Carlo Calenda ha pubblicato una lettera in cui chiede a Enrico Letta di non candidare nei collegi chi non ha votato la fiducia al governo Draghi. Un riferimento indiretto a Nicola Fratoianni e gli ex M5s che dovrebbero essere candidati con il Pd. 

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