«Ora è il tempo della politica». Interviene così la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, parlando della guerra in Israele. Lo fa sostenendo l’importanza di evitare ogni escalation, in un conflitto che rischia di avere ulteriori conseguenze umanitarie. «Ci siamo tutti schierati al fianco di Israele, senza ambiguità, nel condannare nettamente l'attacco terroristico di Hamas, di violenza efferata, contro i civili israeliani».

«Ora è il tempo di fare ogni tentativo per evitare un’escalation del conflitto e nuove vittime innocenti», ha detto Schlein. «Bisogna lavorare perché il diritto di Israele a difendersi dall'aggressione e di contrastare e fermare il terrorismo di Hamas si realizzi nel rispetto del diritto internazionale e proteggendo la vita dei civili palestinesi, le cui vite non valgono di meno».

Hamas non è il popolo palestinese

«L'assedio totale della Striscia, i bombardamenti a tappeto e l'ultimatum di 24 ore per l'evacuazione di 1,1 milioni di persone dal nord di Gaza rischiano di provocare ulteriori morti di innocenti e violazioni di massa dei diritti umani, in un territorio in cui il 40 per cento delle persone ha meno di quindici anni».

«Hamas non è il popolo palestinese, bisogna isolare Hamas dal popolo palestinese e dal resto del mondo arabo. Sconfiggere militarmente Hamas dunque non può significare punire collettivamente l'intera popolazione di Gaza. L'appello delle Nazioni unite per revocare l'ordine di evacuazione che ha definito “impossibile senza conseguenze umanitarie devastanti” deve essere sostenuto accanto alla richiesta di corridoi umanitari per consentire l'accesso degli aiuti indispensabili e l'uscita di tutti i civili che lo vogliano, a cominciare dai bambini e dalle persone più fragili».

«Difendiamo il diritto di Israele a esistere e contrastiamo chi la vuole cancellare dalle mappe. Chiamiamo tutta la comunità internazionale a ogni sforzo per far valere le ragioni della convivenza pacifica tra due popoli e due Stati. Non possiamo assistere ad una catastrofe umanitaria a Gaza che, lungi dal portare sicurezza e pace ad Israele, avrebbe come conseguenza di accrescere una spirale di odio e violenza, che potrebbe estendersi all'intera regione».

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