La sentenza del tribunale di Milano

Eni-Nigeria: tutti assolti cosa succede ora dopo la sentenza

LaPresse
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Il caso non sussiste, nonostante i tentativi della procura di dimostrare che il pagamento di 1,1 miliardi finito a politici nigeriani fosse un atto corruttivo. Resta il caso Congo, nel quale la società ha chiesto il patteggiamento, e l’incognita sugli imputati già condannati come intermediari di una corruzione che, secondo i giudici, non era però tale

  • La sentenza del processo Eni – Shell Nigeria per corruzione internazionale ha disposto l'assoluzione di tutti gli imputati, incluso l’ad Claudio Descalzi.
  • Sono due le questioni importanti che questa assoluzione solleva: la prima riguarda l'opportunità di perseguire ancore il reato di corruzione internazionale dopo le assoluzioni, in primo o in secondo grado, nei casi Finmeccanica – India, Saipem – Algeria e ora Eni – Nigeria.
  • La seconda attiene all'inchiesta milanese per il presunto depistaggio ai danni dei pm milanesi che hanno indagato in Algeria e Nigeria. Resta aperto il caso Congo: la società ha chiesto di patteggiare riconsiderando il reato in «indebita induzione».

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