Alla campagna social-televisiva di Enrico Letta, unico candidato del Partito democratico per la segreteria, manca solo il pre-salvataggio su Spotify del suo prossimo disco, perché per il resto, tra video, annunci tv e foto strategiche, al futuro segretario del Pd appoggiato da tutti, sul fronte marketing non manca niente.

L’attesa

Se Zingaretti ha lasciato con un arrabbiato post su Facebook all’improvviso la segreteria, Enrico Letta ha creato l’ “hype”, la trepidante attesa, prima di decidere di candidarsi. Non è stata l’intenzione dichiarata, e non esistono sondaggi sull’esito, ma a guardare gli 8.800 cuori, senza contare le menzioni in tutti gli articoli che ne hanno parlato, e come dimostra la sua permanenza di diverse ore nei trend, i social un po’ li ha smossi. Alquanto sospetto inoltre il fatto che lui –  “preso davvero alla sprovvista” dalle richieste dei dem disperati – alle 10:47 del 10 marzo si è preso 48 ore per decidere.

Ma lo smarrimento è durato esattamente 49 ore e 14 minuti. Infatti alle 12:01 del 12 marzo è uscito un altro post: quello con cui ha detto sì, questa volta video, con cartina geografica alle spalle e maglioncino con lo scollo a v.

«Lunedì non avrei immaginato di annunciare la mia candidatura alla segreteria del Pd» ha esordito. «Non cerco l'unanimità, io cerco la verità nei rapporti tra di noi per uscire da questa crisi e guardare lontano» ha detto nel video su Twitter. Il commissario Paolo Gentiloni ha subito intuito il lato social del futuro segretario, e gli ha dedicato una mezza citazione da Star Wars: «Che la forza del Pd sia con te».

Le foto

Già prima del video (che adesso risulta tweet fissato e va in loop su Instagram), Letta ha cominciato da subito il suo ragionamento politico per immagini. Come quella “Prima di decidere” al Ghetto di Roma, citando Liliana Segre: «Non siate indifferenti», dal ricordo gramsciano.

La sera dopo l’annuncio, Letta non ha mollato, e si è presentato in videocollegamento a Propaganda Live. Ospite ricorrente del programma, con il presentatore Diego Bianchi ha costruito persino la gag del vaso degli esteri. In studio una riproduzione di un vaso che compariva al ministero degli esteri nelle immagini di Luigi Di Maio, a cui Letta - che in queste occasioni non risparmia il suo accento toscano - ha deciso di dare ironicamente voce per rispondere alle domande di Bianchi. Venerdì sera ha sfruttato l’occasione e ha detto che è tornato per diventare segretario «e raccattare dei cocci».

Anche in questo caso, la mossa è stata strategica. Dopo aver annunciato di essere pronto a farsi vedere nei circoli, ha fatto il suo primo blitz questa mattina a quello di Testaccio, dove è stato accolto dallo striscione: «Daje Enrì, ripijamose sti cocci». Una nuova photo opportunity dal sapore di flashmob, vista la “sorpresa” registrata in esclusiva da Repubblica e a cascata da tutte le agenzie.

Prima e dopo

Su La7 ha detto che i giovani lo hanno cambiato: «La politica io ce l'ho nel cuore, penso che la richiesta di provare a dare una svolta al Pd, di aprire la porta a tante persone che stanno fuori andasse accolta. Oggi sono una persona diversa da prima perché ho lavorato con i giovani». Letta coltiva da tempo la sua simpatia su Internet. Per gli appassionati, la foto con Romano Prodi della scorsa estate «su uno straordinario tramonto Adriatico» ha il suo perché.

Ma c’è spazio anche per gli amanti del pop, come dimostra l’insegna del “Ristorante Palù della fava”.

Domani, mentre si avvia a essere votato da tutti i dem come nuovo segretario, contro Letta non ci sarà un’altra candidatura, nemmeno per finta. Il futuro segretario non è nuovo ai post ammiccanti, ma adesso, per il bene del Pd, deve piacere per forza. E così domenica sera altro giro: sarà ospite da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, su Rai3, la rete pubblica che guarda a sinistra.

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