metamorfosi di un leader

L’estate triste di Salvini costretto a fare i conti con la sua debolezza

  • Mettere pubblicamente in discussione Salvini e la sua leadership era considerato, oltre che un modo sicuro per porre fine alla propria carriera politica, una pericolosa deriva rispetto alla narrazione di un partito compatto attorno al proprio Capitano.
  • Ultimamente, però, qualche voce dissenziente ha cominciato a farsi sentire. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ad esempio, ha criticato duramente i leghisti anti green pass verso i quali Salvini ha mantenuto un atteggiamento di ambigua connivenza.
  • Il primo nodo da sciogliere è proprio quello dell’equilibrio interno alla coalizione di centrodestra. Salvini puntava molto sul partito unico con Forza Italia. Un modo per isolare Meloni ma anche per raccogliere ciò che resta dell’eredità di Silvio Berlusconi.

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