Il Partito democratico interviene sulla polemica per l’invito alla sua festa nazionale di Galeazzo Bignami, il deputato di Fratelli d’Italia conosciuto per la sua foto in cui è vestito da nazista e per il video in cui mette all’indice gli inquilini stranieri delle case popolari di Bologna.

Il Pd dà la colpa al partito di Giorgia Meloni per aver deciso di mandare il deputato «in passato responsabile dell’inqualificabile e terribile gesto» di vestirsi da nazista. Non solo: afferma che «molti in quel partito non hanno fatto i conti con il nazifascismo». Insomma, il partito di Enrico Letta cerca di sedare le polemiche e passa all’attacco. Bignami sarà confermato tra gli ospiti del 9 settembre? «Certo», rispondono a Domani dal Partito democratico. 

Nessuno però ci mette la faccia dal Nazareno: il comunicato in cui viene spiegato l’invito a Bignami – ma non all’altro deputato, il leghista Igor Iezzi, molto vicino al movimento neonazista Lealtà Azione – viene da “fonti” della sede nazionale Dem. Non quindi da un esponente della segreteria o dell’organizzazione della Festa dell’Unità.

«Alla Festa nazionale dell’Unità abbiamo organizzato un dibattito sui temi istituzionali con tutte le principali forze parlamentari. A ciascuna abbiamo chiesto il nome di un relatore che potesse discutere  sul tema con i referenti di tutti i partiti. Fratelli d’Italia ha dato il nome di Bignami», è scritto nel comunicato.

«E il fatto che abbia indicato un parlamentare della Repubblica che, tra le altre cose, in passato è stato responsabile dell’inqualificabile e orribile gesto di vestire una divisa nazista è la conferma che molti dirigenti di quel partito non hanno fatto i conti con il nazifascismo», l’accusa al partito di Giorgia Meloni.

A cui addossa tutta la colpa della partecipazione di Bignami: «È  molto grave ma è evidentemente una responsabilità loro, non certo nostra». Insomma, i Dem avevano fatto un invito senza sapere chi si sarebbero messi in casa. E gli ha detto male, o forse Giorgia Meloni ha voluto metterli in difficoltà apposta?

«Per quanto ci riguarda, riteniamo opportuno discutere pubblicamente con le principali forze parlamentari del destino delle istituzioni, così come confermiamo la assoluta incompatibilità politica del Pd con le forze della destra anti-europea, sovranista e post-fascista», si conclude la nota. Insomma, la colpa della presenza del deputato vestito da nazista non sarebbe del Pd. E sarà comunque tra gli ospiti, nonostante il suo «orribile e inqualificabile» gesto.

© Riproduzione riservata