Correva l’anno 2018. Festa nazionale dell’Unità a Ravenna, 30 agosto. Dibattito sulle “Priorità della diciottesima legislatura”, iniziata con le elezioni di cinque mesi prima. A parlare con la deputata dem Debora Serracchiani c’è un collega onorevole, allora in Forza Italia. Sì, proprio lui: Galeazzo Bignami, oggi braccio destro di Giorgia Meloni in Emilia ma allora con il partito di Berlusconi.

Già tre anni fa però la foto che lo ritrae vestito da nazista era stata resa nota e il Partito democratico non poteva non saperlo visto il clamore e le polemiche che aveva suscitato. Nessun problema allora per i democratici ad ospitarlo: Bignami è lì, come testimonia la foto che Domani è riuscito a recuperare. La registrazione del dibattito è ancora presente sul sito del Partito democratico. 

Pochi mesi dopo quell’incontro, Bignami passa a Fratelli d’Italia e si rende protagonista di un video in cui gira per Bologna, insieme a un consigliere comunale, ad additare i legittimi assegnatari stranieri delle case popolari in città. Iniziativa che ha suscitato nuove polemiche, sollevate soprattutto dalla sinistra emiliana.

Non è quindi il primo invito del deputato oggi in Fratelli d’Italia alla manifestazione nazionale del Pd. Dopo la notizia della presenza di Bignami alla Festa dell’Unità di Bologna di quest’anno, data dal candidato sindaco di Rifondazione comunista Dora Palumbo, la sinistra si è sollevata. In un primo momento gli organizzatori della festa avevano confermato a Domani che comunque l’invito all’onorevole Bignami non era stato ritirato.

Nel pomeriggio poi una nota di “fonti del Nazareno” accusava Fratelli d’Italia di aver deciso di mandare Bignami «in passato responsabile dell’inqualificabile e terribile gesto» di farsi fotografare vestito da nazista. In serata poi la decisione di chiedere al partito di destra di mandare un altro politico a parlare alla tavola rotonda “Curare e rafforzare la democrazia, le riforme possibili”.

L’invito per Igor Iezzi, deputato leghista vicino ai neonazisti di Lealtà Azione, che hanno esultato alla sua elezione alla Camera nel 2018, è invece confermato. 

«È il partito di Meloni che ci ha indicato quel nome che abbiamo detto non essere gradito», fanno sapere a Domani i responsabili dell’evento, accusando di nuovo Fratelli d’Italia di aver scelto di mandare Bignami. Una mossa per mettere in difficoltà i dem? Non lo sappiamo.

Certo è che non era la prima volta che il deputato che si è vestito da nazista veniva invitato a una Festa dell’Unità: e ai tempi della sua partecipazione era già nota a tutti la sua foto in mise Terzo Reich. Un «inqualificabile e terribile gesto» dicono oggi “Fonti del Nazareno”. Lo era anche tre anni fa, ma nessuno se ne era accorto.

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