A due anni dalla scadenza del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sono stati effettivamente impiegati solo 59 miliardi di euro. Ora il neocommissario europeo scarica sul suo erede un compito immane
Raffaele Fitto ce l’ha fatta. Dalla gestione del Pnrr italiano è passato a sovrintendere i Fondi di Coesione europei. Una vittoria personale per l’ex presidente della regione Puglia, che però scarica sul suo erede, Tommaso Foti, un compito immane: l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che sconta i ritardi finora accumulati. Con la deadline del 2026 che si avvicina. «Fitto passerà la patata bollente a chiunque prenderà il suo posto», spiegavano prima del suo trasloco definitiv



