Pietro Macconi è un autentico veterano del “Pirellone” si legge sul sito di Pro Vita & Famiglia. Consigliere regionale già negli anni ’90 in Alleanza Nazionale e poi nel Popolo della Famiglia, è tornato a correre alle elezioni regionali nella squadra di Fratelli d’Italia e non si è dimenticato delle sue origini: in attesa della riapertura delle scuole ha scritto agli istituti e al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, per chiedergli di bloccare la carriera alias, che permette di modificare il nome anagrafico con quello di elezione negli atti scolastici, a partire dal registro elettronico.

Nel testo della mail del consigliere inviata alle scuole si legge: «Ritenendo di fare cosa gradita e per opportuna conoscenza, si trasmette in allegato la nota in oggetto». Ovvero un lungo documento con tanto di riferimenti normativi in cui si chiede al ministro «di intervenire in ragione del contrasto alla diffusione della carriera alias nelle scuole, che desta giusta preoccupazione nelle famiglie, attesa l'innaturale ideologia volta alla fluidità di genere». E infine «ringraziando per l'attenzione e rimanendo a disposizione per ogni possibile approfondimento ed eventuale confronto, si porgono cordiali saluti» rispettivamente a dirigenti lombardi, al Corpo Docenti, e al presidente e ai Componenti del Consiglio d'Istituto.

La denuncia

La denuncia arriva da Luca Paladini, consigliere e fondatore dei Sentinelli, associazione «laica e antifascista», come si definisce, che si contrappone «con leggerezza e passione a tutti i soprusi, discriminazioni e violenze che colpiscono la vita di molti: dalle persone della comunità LGBT ai migranti, dalle vittime di stalking a quelle di razzismo, dalle donne ai malati desiderosi di un fine vita dignitoso, dai pazienti di una sanità lombarda malata alle persone bullizzate, da chi è oggetto di odio sulla rete ai bambini delle famiglie omogenitoriali».

La lettera a Valditara, che Domani ha potuto leggere, mette in guardia da come, secondo il consigliere di Fratelli d’Italia, «studenti e famiglie della Lombardia sono sempre più confusi dall'approvazione da parte di alcune scuole di questa Regione di regolamenti che prevedono per gli studenti la c.d. "carriera alias" fondata sul principio del self id, cioè dell'autoidentificazione di genere».

Un gesto che per Macconi non è un segno di rispetto verso lo studente, ma «una visione che spezza l'unità della persona», ed è «evidente il rischio che l'introduzione di questa ideologia comporta» per i giovani. Misura che per il consigliere è addirittura «illegale». Per questo, sollecita un «un urgente intervento ministeriale per inibire le iniziative e quelle già assunte, in merito all'introduzione della sopra descritta "carriera alias”».

Anche un ordine del giorno

La mail non è l’unica azione che Fratelli d’Italia ha in mente. Il partito che in passato ha denunciato Peppa Pig per la puntata con una famiglia con due mamme, e preso a difendere la libertà del generale Roberto Vannacci di dire che gli omosessuali «non sono normali», in regione ha messo in campo una mozione che avrebbe dovuto essere discussa il 12 settembre, alla riapertura dei lavori. Ma alla fine FdI non ha chiesto di metterla in calendario immediatamente.

Nel testo viene imposto di chiedere all’Ufficio Scolastico Regionale di effettuare una ricognizione di quanti istituti scolastici abbiano adottato il regolamento della “carriera alias”; di «interloquire con l’Ufficio Scolastico Regionale affinché sia inviata ad una circolare nella quale si rammenti la necessità di rispettare la normativa vigente in tale materia», con implicito invito dunque a vietarla, e infine a informare il governo degli esiti delle ricognizioni di cui sopra. Associazioni Lgbtqi+ e studentesche hanno organizzato un sit-in per il prossimo 11 settembre. «Le adesioni continuano a crescere», racconta Paladini.

La psicologa citata nel testo della mozione per supportare la richiesta di Fratelli d’Italia, Jiska Ristori, ha scritto al presidente del Consiglio regionale. Ha diffidato il gruppo dall’usare i suoi scritti, si è dissociata e ha specificato: «La carriera alias è un importante strumento per il buon funzionamento psicologico delle giovani persone transgender». Per Paola Pizzighini, consigliera regionale del Movimento 5 stelle, quello dei meloniani è un attacco a una minoranza proprio nel giorno in cui riapriranno le scuole: «Un atto politico sgradevole e incommentabile, scritto e pensato in modo vigliacco».

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