- La procura di Milano ha chiesto una proroga d’indagine per l’inchiesta sui fondi russi alla Lega, nella quale si ipotizza una corruzione internazionale attraverso la vendita di gasolio russo grazie al quale si sarebbe anche dovuta finanziare il Carroccio.
- Tra gli indagati resta iscritto Gianluca Savoini, da anni molto vicino a Matteo Salvini di cui è stato anche portavoce in passato. Nessun nome nuovo è emerso nel registro.
- Secondo le prime indagini dalla vendita del gasolio si sarebbe ricavato, grazie a uno sconto, il 4 per cento del controvalore da poter far arrivare alla Lega per finanziarla con 65 milioni di dollari.
L'inchiesta sui fondi russi alla Lega non si ferma. La procura di Milano ha chiesto, infatti, un'ulteriore proroga di indagini al gip Alessandra Clemente – la terza, che scadrà a dicembre – per Gianluca Savoini, Gianluca Meranda e Francesco Vannucci, tre protagonisti dell'incontro all'Hotel Metropol di Mosca del 18 ottobre 2018 dove si sarebbe discusso di un affare internazionale legato al gasolio raffinato in Russia con il quale finanziare anche il Carroccio con una cifra indicata in 65 milion



