«In passato purtroppo si sono verificati casi analoghi. Come mai l'opposizione si è scusata oggi con la Francia, cui manifesto tutta la mia solidarietà, e non ha ritenuto di scusarsi in altri casi gravi come gli attentati alla metropolitana di Londra nel 2017 o quello alla Rambla sempre nel 2017? È il momento di fermarci con queste polemiche ed essere vicini alla Francia e all'Europa, perché questo è un attacco all'Europa: Lampedusa infatti è la porta d'Europa».

Così la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, all'indomani dell'attacco terroristico a Nizza che ha innescato le polemiche da parte del leader della Lega, Matteo Salvini. Il killer tunisino, ha quindi aggiunto la titolare del Viminale, «non era stato segnalato dalla Tunisia né risultava segnalato dall'intelligence. È entrato a Lampedusa tramite uno sbarco autonomo il 20 settembre scorso e successivamente è stato destinatario il 9 ottobre di un decreto respingimento con ordine del questore di abbandonare il territorio».

«Responsabilità non ce n'è da parte nostra», prosegue Lamorgese, «Si parla delle nostre modifiche al decreto sicurezza, ma quei decreti anziché creare sicurezza hanno creato insicurezza perché 20mila persone sono dovute uscire dall'accoglienza da un giorno all'altro. Noi abbiamo cercato di tenere presente le esigenze di sicurezza del Paese, non disperdendo tutti sul territorio nazionale».

«In questi mesi c'è stato certamente un numero più elevato di sbarchi, ma non dimentichiamo che siamo davanti a una grande crisi economica della Tunisia, anche in relazione al Covid, che ha fatto cadere le possibilità di mantenimento sociale di quel territorio e reso tutto più complicato» ha concluso.

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