La Guardia di Finanza ha perquisito Raffaele D’Onofrio, un top manager che lavorava fino al 2017 nell’ufficio che gestiva gli appalti sulle assicurazioni e le polizze. I magistrati lavorano sui rapporti tra l’azienda e Generali. L’ad Gianfranco Battisti, vicino ai grillini, ora è nel mirino del Pd
- Indagato per corruzione un manager che ha lavorato alle Ferrovie dello Stato per 27 anni. L’ipotesi è che l’ex dirigente abbia favorito le Assicurazioni Generali, che dal 2011 al 2019 hanno vinto appalti in Fs per quasi mezzo miliardo di euro
- I magistrati di Roma puntano in alto, cercando di capire se dietro il presunto monopolio ci siano stati o meno scambi di utilità. I filoni d’inchiesta su Ferrovie sono una mezza dozzina
- L’indagine è partita a causa di denunce interne all’azienda, dove si sta consumando uno scontro tra gli uomini vicini all’ad Battisti (che il Pd non vuole rinnovare) e quelli fedeli al presidente Castelli
Lo scandalo giudiziario che ha investito le Ferrovie dello Stato corre veloce. Dopo le perquisizioni di due settimane fa negli uffici di piazza della Croce Rossa a Roma, Domani ha scoperto che la procura di Roma ipotizza – tra vari reati – anche quello di corruzione. I fascicoli aperti sulla spa controllata dal ministero dell'economia e sua alcune sue controllate sono una mezza dozzina, e in uno di quelli più delicati, in merito ai rapporti tra Fs e le Assicurazioni Generali, i pm hanno iscritto



