Dopo aver visto sfumare l’incarico da commissario Ue, il leghista ha assunto una postura da custode dei conti: Meloni, senza alternative, sa di doverci scendere a patti. Anche a costo di scontentare ministri e parlamentari
Giorgia Meloni ha un problema che la preoccupa molto di più delle vicende del bancario curioso di Bitonto, dei voti che non si trovano per eleggere il suo candidato alla Consulta o la presidente della Rai. Si chiama Giancarlo Giorgetti e nei prossimi due mesi avrà il telefono bollente. È tempo di manovra, un momento mai facile per i governi, ma quest’anno si preannuncia più complesso del solito. Non soltanto per le risorse difficili da trovare, rendendo per Meloni complesse da soddisfare le rich



