Per Ignazio La Russa togliere una foto di Benito Mussolini è “cancel culture”. Il confronto sulle immagini del fascismo si sposta dalla casa del presidente del Senato ai ministeri. Il ministro dello Sviluppo economico uscente, Giancarlo Giorgetti, ha pubblicato un comunicato per fare sapere che ha rimosso la foto del duce da una mostra: «Quest’anno cade il 90esimo di palazzo Piacentini, sede del ministero dello Sviluppo economico inaugurato il 30 novembre 1932».

Le iniziative per celebrare l’edificio «in ottica culturale e storica sono iniziate con inaugurazione della mostra Italia geniale, una nuova edizione del volume orbicolare e la galleria dei ministri, dove c’è anche la foto di Benito Mussolini, ministro delle corporazioni nel 1932». Per evitare «polemiche e strumentalizzazioni, la foto di Mussolini sarà rimossa», scrive Giorgetti.

Il leghista, dato come possibile ministro dell’Economia nel governo di centrodestra, aggiunge una chiosa: «Si ricorda che il ritratto di Mussolini è anche a Palazzo Chigi nella galleria dei presidenti del Consiglio».

In mattinata l’ex ministro dello Sviluppo, Pier Luigi Bersani, aveva chiesto su Twitter che si togliesse la sua foto se fosse rimasta quella del Duce.

Meloni e La Russa

In attesa di capire come reagirà la presidente del Consiglio in pectore, Giorgia Meloni, a questa specificazione, il presidente La Russa è intervenuto. La Russa nel 2018 mostrava la sua casa piena di statue di Mussolini e cimeli nostalgici ai giornalisti del Corriere, e oggi ha deciso di difendere il quadro incriminato: «La foto di Mussolini al Mise? C’è anche al ministero della Difesa, c'è scritto anche al Foro Italico. Voglio dire, che facciamo cancel culture anche noi?», ha detto ai giornalisti lasciando Montecitorio. Questa mattina ha portato il suo saluto al presidente della Camera, Lorenzo Fontana (Lega).

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