La conoscenza del testo normativo

Nella legge sul giorno della memoria manca la responsabilità dei fascisti

©Publifoto/Archivio Storico Lapresse 26-01-2005 Milano, Italia Interni Nella foto d'archivio: BENITO MUSSOLINI passa in rivista le grandi unitˆ. Busta 3008/1
©Publifoto/Archivio Storico Lapresse 26-01-2005 Milano, Italia Interni Nella foto d'archivio: BENITO MUSSOLINI passa in rivista le grandi unitˆ. Busta 3008/1
  • Dal luglio 2000 la legge sul Giorno della memoria invita gli italiani a ricordare, ogni 27 gennaio, la Shoah e le «leggi razziali», i deportati politici, i militari internati, coloro che si opposero allo sterminio a rischio della vita.
  • La legge del 27 gennaio ha una singolare lacuna: il suo titolo e il suo testo menzionano i «campi nazisti», ma non contengono i vocaboli fascismo, fascisti.

  • Concerne l’insieme della Shoah, la persecuzione antiebraica avvenuta in Italia, tutti i perseguitati italiani, i soccorritori. Né essa, né altre leggi della nostra Repubblica hanno per oggetto la violenza omicida italiana fascista nelle terre colonizzate o occupate e le sue vittime. 

Dal luglio 2000 la legge sul Giorno della memoria invita gli italiani a ricordare, ogni 27 gennaio, la Shoah e le «leggi razziali» (che però gli analisti denominano «razziste» o «antiebraiche»), i deportati politici, i militari internati, coloro che si opposero allo sterminio a rischio della vita. A tale fine, «sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado», «affinché simili e

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