Italia

Gli sprechi della ricostruzione dopo il sisma del 1980 generano la Lega

©lapresse archivio storico varie Irpinia novembre 1980 Terremoto dell'Irpinia nella foto: scene dall'Irpinia colpita dal terremoto BUSTA 776
©lapresse archivio storico varie Irpinia novembre 1980 Terremoto dell'Irpinia nella foto: scene dall'Irpinia colpita dal terremoto BUSTA 776
  • Nonostante l’impegno generoso di decine di amministratori, il dopo-terremoto divenne la metafora dell’inefficienza, del malgoverno e del malaffare. Il leghismo si è alimentato fin dalla sua nascita da un modo particolare di presentare i problemi del Sud.
  • Al contrario, la politica per il Sud deve essere guidata da un bisogno di equità, di giustizia sociale e territoriale. Invece, fu un approccio occasionista e risarcitorio a  prevalere sia nella Dc di De Mita e Pomicino, sia nel Pci che guidava all’epoca Napoli.
  • Fu questa idea del terremoto come compensazione per i torti subiti dalla storia, unita ad una politica clientelare, a determinare la trasformazione delle camorre napoletane da criminalità predatoria e parassitaria a parte del mondo imprenditoriale.

I quarant’anni passati sono un tempo congruo per una valutazione storica sulla più devastante catastrofe naturale avvenuta in Italia prima dell’attuale pandemia. La violentissima scossa del 23 novembre 1980 seminò morti e feriti nell’Appennino meridionale e suscitò la più grande solidarietà che mai realizzata tra Nord e Sud nella storia italiana, con l’invio di consistenti aiuti e l’arrivo di un numero impressionante di volontari. Ma nel giro di pochi anni tutto questo si trasformò nel principal

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