La Cina ha autorizzato lo sbarco dei 13 marittimi italiani bloccati da giugno a bordo delle navi “Antonella Lembo” e “MBA Giovanni” ormeggiate a Huanghua, presto potranno tornare a casa. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, lo ha scritto alla vigilia di Natale ai sindaci dei comuni campani di provenienza dei marinai. I sindaci, capeggiati dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, avevano inviato un documento congiunto al ministro e al presidente del consiglio Giuseppe Conte a inizio dicembre.

Il ministro si augura adesso che il loro rientro «possa avvenire prima possibile». Oggi ha riferito su Facebook: «Ho comunicato la notizia in una lettera inviata durante le festività ai sindaci che mi avevano chiesto un intervento per riportare in Italia i nostri connazionali», Di Maio ha ringraziato il corpo diplomatico: «È un onore servire il mio Paese e sono grato al nostro Corpo Diplomatico che nonostante le difficoltà legate alla pandemia non si sta risparmiando. Ringrazio anche il Governo cinese per aver risposto alla nostra richiesta». Il ministro si è tenuto in contatto con il consigliere di Stato e ministro degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese Wang Yi.

Commercio e pandemia

Come ricostruisce l’Ansa, le due navi sono ferme al largo del porto di Huanghua dallo scorso 29 giugno per una disputa commerciale tra Cina e Australia che impedisce di sbarcarne il carico e, dall’altra parte, per la concomitanza della pandemi. Così non è stato possibile far tornare a casa i membri degli equipaggi, che in diversi casi si trovano a bordo da più di un anno. Sulle due navi, di proprietà di compagnie di navigazione napoletane, sono imbarcati 13 marittimi di diversi comuni italiani tra cui Napoli, Vico Equense, Sant'Agnello, Procida e Monte di Procida e per iniziativa dei sindaci di questi comuni era stato richiesto in una lettera del 15 dicembre l'intervento del premier Giuseppe Conte e del ministro Di Maio.

La lettera dei sindaci

ll sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e i primi cittadini di Monte di Procida, Procida, Sant'Agnello Vico Equense, Termoli, Pozzallo, Messina e Crotone, a inizio dicembre nel documento avevano chiesto «di intensificare tutti gli sforzi, anche diplomatici, per riportare alle loro case». Nel corso dell'incontro de Magistris aveva inoltre informato i colleghi dei«fitti contatti ufficiali» che ha avuto, da settimane, con il ministero degli Esteri «per sollecitare l'individuazione di ogni strumento utile per assicurare il rapido ricongiungimento dei marittimi alle loro famiglie».

© Riproduzione riservata