le decisioni del cdm

I bambini vaccinati non andranno in Dad, ma la Lega non vota

LaPresse
LaPresse
  • La riunione del Consiglio dei ministri in cui è stato approvato il nuovo regime anti Covid è stato una nuova prova della tensione che si sta accumulando in maggioranza: i ministri leghisti non hanno partecipato al voto sul decreto legge perché contiene norme “discriminatorie” che distinguono tra vaccinati e non.
  • A non piacere ai leghisti sono state in particolare le decisioni sulla didattica a distanza, esclusa per i vaccinati con ciclo completo e i guariti da meno di 120 giorni. In ogni caso, la didattica da remoto sarà applicata soltanto a partire dai 5 casi in su: altrimenti si proseguirà in regime di autosorveglianza.
  • Una scelta, quella della Lega, concordata dal capodelegazione Giancarlo Giorgetti con il segretario Matteo Salvini prima della riunione della cabina di regia precedente al Consiglio. La decisione di insistere sulla volontà di non “discriminare” bambini non vaccinati è coerente con quanto emerso dal congresso federale di martedì.

Per continuare a leggere questo articolo