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I Cinque stelle tornano al 2013, addio ai talk fino all’arrivo di Conte

LaPresse
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Grillo blocca le comunicazioni per non creare ostacoli al neo leader, ma i parlamentari più esperti protestano. È solo l’ultimo capitolo di una relazione tormentata con i media, sempre in balìa della volontà del fondatore: alla fine è sempre il comico a dover risolvere, con una parola, le questioni più intrigate

  • La scelta di Grillo non è piaciuta soprattutto a quel gruppo di parlamentari più abituati a frequentare le trasmissioni televisive, spesso senza coordinarsi con gli uffici della comunicazione.
  • Nel 2013, le regole erano così strette che sono costate il posto all’allora senatore Marino Mastrangeli, eletto nel Lazio, reo di aver partecipato a Pomeriggio Cinque di Barbara D’Urso.
  • Adesso il M5s fa parte del terzo governo di legislatura guidato da uno dei suoi nemici storici. La comunicazione ha già dovuto gestire la brusca giravolta su Mario Draghi, dopo che inizialmente i vertici del Movimento avevano annunciato di non volerlo appoggiare.

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