Sono decine in Italia le associazioni di cattolici praticanti omosessuali che cercano di fare breccia nel muro di pregiudizio secolare eretto dalla chiesa: ora, con papa Francesco, hanno un potente alleato
- Migliaia di persone Lgbt di fede cattolica e praticanti cercano da anni di farsi accettare nella chiesa.
- Non è compito facile a causa di pregiudizi vecchi di secoli e per lungo tempo un successo sembrava impossibile.
- Ma con l’arrivo di papa Francesco le cose sono cambiate e ora la chiesa ha iniziato a riconoscere l’esistenza dei cattolici Lgbt.
Francesco è un giovane gay, vive a Mestre, è credente e praticante. Quando si accosta al confessionale e parla della sua omosessualità al parroco, il sacerdote gli nega l’assoluzione prima e l’ostia poi, assicurandosi che la comunità riunita per la messa percepisca il secco rifiuto. Sergio è un ex seminarista cremonese di mezza età che organizza pellegrinaggi con gruppi di omoaffettivi cristiani. Durante uno di questi, sulla via Francigena, entra in una chiesetta e chiede al prete una benedizion



