Italia

Il commissario dell’emergenza infinita, un Arcuri è per sempre

  • Il piano vaccinale non è completo, specifico ed esaustivo in ogni passaggio, per usare un eufemismo. In una pandemia sarebbe stato il minimo fissare paletti e obiettivi vincolanti per le Regioni, anche per chiarire le responsabilità in termini di pianificazione ed esecuzione.
  • L’organizzazione resta frammentata. Ciò renderà più difficile individuare di chi è la colpa per ciò che non funziona e più facile lo scaricabarile. Inoltre, restano vaghe le notizie circa piattaforme digitali per il coordinamento tra centro e periferia e il monitoraggio della gestione vaccinale.
  • Arcuri continua a fornire date ottimistiche sul prosieguo delle vaccinazioni, ma pare non considerare variabili e imprevisti. È il commissario per l’emergenza, ma alla fine la colpa dei risultati della gestione dell’emergenza è sempre di qualcun altro.

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