- Il piano vaccinale non è completo, specifico ed esaustivo in ogni passaggio, per usare un eufemismo. In una pandemia sarebbe stato il minimo fissare paletti e obiettivi vincolanti per le Regioni, anche per chiarire le responsabilità in termini di pianificazione ed esecuzione.
- L’organizzazione resta frammentata. Ciò renderà più difficile individuare di chi è la colpa per ciò che non funziona e più facile lo scaricabarile. Inoltre, restano vaghe le notizie circa piattaforme digitali per il coordinamento tra centro e periferia e il monitoraggio della gestione vaccinale.
- Arcuri continua a fornire date ottimistiche sul prosieguo delle vaccinazioni, ma pare non considerare variabili e imprevisti. È il commissario per l’emergenza, ma alla fine la colpa dei risultati della gestione dell’emergenza è sempre di qualcun altro.
Il commissario dell’emergenza infinita, un Arcuri è per sempre
09 gennaio 2021 • 16:41Aggiornato, 10 gennaio 2021 • 12:11