- Smacco per il governo ipersovranista: un fondo estero potrebbe ottenere un posto all’Enel. Giorgia Meloni può fare le nomine che vuole, ma non è di proprietà dello stato, che detiene solo la maggioranza relativa.
- Questo infatti il vero fine del fondo Covalis con base alle isole Cayman. Il 14 aprile, due giorni dopo la pubblicazione della lista dell’esecutivo, ha presentato la sua lista alternativa. «Ci lavoravano già da prima», dicono nel settore. Il fondo punta sulla transizione ecologica, mentre l’esecutivo, già da programma, no.
- Nessuno ha dubbi che Scaroni diventi presidente: «Come il Napoli, prima o poi arriverà lo Scudetto. Nessuno crede che possa vincere la Lazio», ovvero il fondo, dice Realacci: «Starace si è esposto per la sua azienda, ma quando questa esperienza finirà avrà certamente un posto dove andare».
Smacco per il governo ipersovranista: un fondo estero potrebbe ottenere un posto nel cda di Enel. Comunque andrà a finire la partita di rinnovo dei vertici, una cosa è certa: il mercato sta dicendo a Giorgia Meloni che può fare le nomine che vuole, ma le partecipate non sono di proprietà dello stato, che detiene solo la maggioranza relativa. Nel caso Enel, il 23,6 per cento. Il fondo caymaniano Covalis sta giocando la sua partita per entrare nel board, presidente e ad è un risvolto secondario.



