Il governo ha deciso di avviare con il decreto lavoro un fondo per risarcire le famiglie che hanno visto i loro figli morire durante un percorso formativo scolastico.

Nel testo varato il Primo maggio, si legge che saranno stanziati 10 milioni. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, è soddisfatta: «Per le morti dal 2018 a oggi le famiglie saranno risarcite. Anche se l’impegno deve essere quello per cui queste condizioni non si verifichino più», ha aggiunto poi.

Ma nel decreto gli interventi in merito sono molto ridotti, visto che le morti hanno riguardato soprattutto i percorsi IeFp, professionalizzanti, invece sono state inserite novità sui percorsi formativi e di orientamento, i cosiddetti Pcto, spesso confusi per i tirocini nell’ambito IeFp, dove più frequentemente gli studenti sono vittime di incidenti. Le organizzazioni studentesche, inoltre, avrebbero voluto che i Pcto fossero direttamente aboliti, ma il governo si è limitato ad aggiornare la governance.

Le vittime

Nel 2022 i ragazzi morti mentre avrebbero dovuto portare avanti un percorso di formazione sono stati tre. Lorenzo Parelli, 18 anni, Giuseppe Lenoci, di 16 anni, Giuliano De Seta, 18 anni, «morti in alternanza scuola lavoro per il profitto dei padroni», si leggeva sugli striscioni dell’ultima manifestazione degli studenti contro questo modello di istruzione lo scorso gennaio.

Parelli è morto l’ultimo giorno del tirocinio in fabbrica durante il quarto anno del corso di meccanica industriale, nel percorso del Centro di Formazione Professionale del Bearzi di Udine. Stava svolgendo un percorso IeFp, ed è stato travolto da una barra d’acciaio.

Giuseppe Lenoci, della provincia di Ancona, era inserito in una ditta del settore termoidraulico attraverso l'alternanza scuola-lavoro, ed era andato a febbraio 2022 a fare una riparazione di una caldaia. Il furgone ha sbandato e Lenoci è rimasto vittima dell’incidente. Anche lui stava facendo un percorso IeFp.

Infine Giuliano De Seta, dell’istituto tecnico-industriale Da Vinci di Portogruaro, avrebbe dovuto trascorrere tre settimane alla Bc Service di Noventa di Piave, ma il 16 settembre del 2022 è rimasto schiacciato da una lastra d’acciaio. Lui, a quanto riportano le cronache, durante un Pcto.

Il ricordo di Lorenzo

Poco dopo che il governo ha dato il via libera al decreto, la presentatrice Ambra, in diretta Rai, dal palco del concerto a Roma, ha citato l'articolo 4 della Costituzione Italiana: «Lorenzo muore nella prima sillaba della parola futuro, perché ad avere un lavoro non ci arriverà mai, morto durante l'orario scolastico e questo nemmeno la costituzione poteva prevederlo. Paga con la vita, senza ancora essere stato pagato da nessuno. Siamo su questo palco per consegnarvi qualcosa di importante: la carta di Lorenzo, abbiatene cura».

Accanto ad Ambra, sul palco di piazza San Giovanni, sono saliti anche i genitori di Lorenzo, Maria Elena e Dino Parelli: «Lui – ha detto il padre - vi direbbe: abbiate cura della vita. Se Lorenzo fosse qui ci direbbe che la vita è sacra e dobbiamo onorarla. La sicurezza non ha colore nè bandiera, è di tutti, è una responsabilità collettiva di ognuno di noi», ha concluso.

Il testo

Nel testo del decreto si legge che «al fine di riconoscere un sostegno economico ai familiari degli studenti delle scuole o istituti di istruzione di ogni ordine e grado, anche privati, comprese le strutture formative per i percorsi di istruzione e formazione professionale e le Università, deceduti a seguito di infortuni occorsi, successivamente al 1 gennaio 2018, durante le attività formative» ci saranno 10 milioni di euro per l’anno 2023 e 2 milioni di euro per il 2024.

Per l’erogazione ci sarà un decreto del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il ministro dell’Istruzione e del merito e del ministro dell’Università e della ricerca, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione. Ci vorranno perciò circa quattro mesi.

Le modifiche sui Pcto

Il decreto modifica anche la progettazione dei «percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento». Le istituzioni scolastiche del sistema nazionale dovranno individuare, nell’ambito dell’organico dell’autonomia e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il docente coordinatore di progettazione che verifichi la coerenza dei Pcto.

Con decreto del ministro dell’Istruzione, dunque Giuseppe Valditara, saranno poi individuate le modalità per effettuare il monitoraggio qualitativo dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Le imprese iscritte nel registro nazionale per l’alternanza dovranno integrare il proprio documento di valutazione dei rischi con un’apposita sezione ove sono indicate le misure specifiche di prevenzione dei rischi e i dispositivi di protezione individuale da adottare per gli studenti.

Nascerà poi una nuova piattaforma dell’alternanza scuola-lavoro istituita presso il ministero dell’Istruzione, ridenominata «piattaforma per i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento». Nessun riferimento ai percorsi di IeFp (Istruzione e Formazione professionale).

Per Alleanza verdi-sinistra la decisione del governo è «insufficiente, tardiva e inappropriata». Il responsabile Scuola di Sinistra Italiana, Giuseppe Buondonno, alla vigilia dell’approvazione del decreto ha chiesto l’abolizione dei Pcto, facendo eco alle associazioni degli studenti: «Non ci limitiamo alla critica e non desideriamo più piangere la perdita di giovani studenti a causa di incidenti sul lavoro. Ci impegniamo, raccogliendo contributi e proposte per una legge».

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