Nella bozza dei progetti del ministero della Giustizia da finanziare con i fondi europei ci sono 600 milioni per costruire e ristrutturare gli edifici, ma poco o niente per il reinserimento sociale dei detenuti
- Se la bozza venisse confermata, il ministero della Giustizia punterebbe a investire la maggior parte delle risorse in ristrutturazione e costruzione di nuove carceri.
- Nulla, invece, sarebbe destinato per il reinserimento sociale dei detenuti. Si prevedono, infatti, 45 milioni per il lavoro volontario e 540 milioni per il lavoro retribuito per la manutenzione delle celle.
- Il tutto è in linea con quanto fino ad oggi messo in atto dal ministero che, per risolvere il problema del sovraffollamento, ha puntato tutto sulla costruzione di nuove carceri e non sulle misure alternative.
Edilizia carceraria, soprattutto. Poi lavori socialmente utili, quindi gratuiti. Infine qualche spicciolo per le misure di reinserimento sociale, ma solo per i minorenni. Nulla, invece, è previsto per gli adulti: solo il finanziamento per lavori di manutenzione all’interno delle carceri stesse. Se la bozza delle proposte del governo italiano per i fondi del Recovery fund fosse confermata, queste sono le priorità del ministero della Giustizia per la gestione delle carceri. Le cifre per l’edilizia



