Passa la risoluzione al senato

Il M5s si arrende a Draghi. Il governo resiste, fino alla prossima turbolenza

21/06/2022 Roma, Aula del Senato, Comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo nella foto Mario Draghi e Luigi Di Maio
21/06/2022 Roma, Aula del Senato, Comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo nella foto Mario Draghi e Luigi Di Maio
  • «Ampio»: il coinvolgimento delle camere in occasione degli impegni internazionali del premier sarà «ampio» e i Cinque stelle “linea Conte-Grillo” si attaccano al bisillabo per votare la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno. In realtà non possono dire no, pena spedire Mario Draghi al Quirinale a rimettere il mandato.
  • Quando Draghi parla in aula l’accordo non c’è e il sottosegretario Vincenzo Amendola, ufficiale di collegamento con il premier, il ministro dei Rapporti con il parlamento, Federico D’Incà, e il presidente della Commissione politiche Ue, Dario Stefano, hanno gettato la spugna: si voterà solo l’approvazione generica del discorso.
  • E invece un’ultima mediazione va in buca: vi prende parte il senatore del Pd Alessandro Alfieri e la capogruppo Simona Malpezzi. Spiegano ai grillini che sarebbe un regalo al loro «nemico» Luigi Di Maio confermare le sue accuse, e cioè che il M5s non è in linea con il governo sulla politica estera. Li convincono. Perché c’è un sottotesto a tutta la trattativa: le voci sull’imminente strappo di Di Maio.

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