Il Pd ha deciso di chiedere un nuovo commissariamento di Caivano, lo conferma a Domani il responsabile per il Sud Marco Sarracino. Nello specifico, dopo gli arresti di tre politici di Caivano in passato esponenti di Italia viva, il Pd chiede la commissione d’accesso antimafia per il comune, avviando così l’iter che potrebbe portare al commissariamento.

In una nota, i parlamentari del Pd Marco Sarracino, Valeria Valente, Arturo Scotto e il componente della segreteria nazionale del Pd Sandro Ruotolo, chiedono che il ministro degli interni Matteo Piantedosi, si attivi immediatamente: «È forte la necessità di interventi radicali e netti per restituire ai cittadini fiducia nello Stato.
Al di là della presunzione di innocenza per i singoli imputati fino al termine dei procedimenti giudiziari emerge un quadro inquietante di opacità e decadimento della vita amministrativa del Comune di Caivano. Bisogna fare chiarezza in una realtà così significativa nella battaglia per la legalità e la trasparenza».

Caivano è stato già sciolto quest’estate, dopo che la metà dei consiglieri comunali avevano deciso di dimettersi per questioni politiche. Attualmente è già in atto un commissariamento amministrativo, il Pd ritiene che serva un passaggio ulteriore dopo che sono finiti in manette l’ex assessore ai lavori pubblici del Comune, Carmine Peluso, Giovanbattista Alibrico, ex consigliere di maggioranza, e Armando Falco, che l’ordinanza di arresto identifica come segretario cittadino del partito di Matteo Renzi e parente dell’ex sindaco di centrosinistra Enzo Falco.

Avrebbero avvicinato imprenditori aggiudicatari di lavori pubblici del Comune di Caivano per riscuotere somme da consegnare al clan mentre una parte del denaro veniva intascata direttamente da loro.

Italia viva ha specificato che i tre politici, parte di Orgoglio Campano, avevano deciso di aderire nel 2021 a quello di Italia viva. Solo Falco, ha comunicato Iv, è stato tesserato per quell’anno.

L’inchiesta

Dopo che nelle scorse settimane il Parco Verde di Caivano era finito sotto i riflettori per le violenze subite da due cuginette di 10 e 12 anni, martedì 10 ottobre è arrivato il blitz antimafia: nove arresti. Oltre ai politici, Antonio Angelino, esponente dell'omonimo clan operante sul territorio; Giovanni Cipolletti, Massimiliano Volpicelli, Martino Pezzella, Raffaele Bervicato, Raffaele Lionello, Domenico Galdiero.

Per gli inquirenti avevano instaurato un vero e proprio «inquietante "sistema di gestione camorristica dell’attività amministrativa del Comune di Caivano, ben collaudato e radicato nel tempo», dove i politici facevano da intermediari per intascare le somme guadagnate con le estorsioni.

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