Per diventare sindaco di Roma, l’ex ministro deve fare i conti con un formidabile avversario: la sua tendenza a farsi nemici tra gli alleati
- Il caratteraccio di Calenda è leggendario, l’ex ministro si offende facilmente ed è altrettanto veloce a passare all’attacco
- Fino ad ora ha trattato il Pd come un taxi e ha diviso tutti i partiti nei quali è passato
- Ma ora che vuole diventare sindaco di Roma ha bisogno di imparare in fretta come si costruisce una coalizione senza fare terra bruciata