- Per capire perché Renzi non si fida più di Conte, e come mai da settimane abbia deciso di provare a sostituirlo o – in secundis – di depotenziarlo attraverso un rimpasto di governo, bisogna fare un passo indietro.
- Gli inizi della acrimonia che Renzi nutre per Conte hanno una circostanza precisa: la vicenda Russiagate dello scorso anno, e la gestione dei nostri servizi segreti di altri dossier delicati.
- Le posizioni di Renzi hanno cominciato a far breccia tra esponenti del M5s e del Pd soprattutto a metà dello scorso novembre. Quando Conte ha inserito nella bozza della Finanziaria la creazione di nuova fondazione per la cybersicurezza.
Per capire perché Matteo Renzi non si fida più di Giuseppe Conte, e come mai da settimane abbia deciso di provare a sostituirlo o – in secundis – di depotenziarlo attraverso un rimpasto di governo, bisogna fare un passo indietro. E risalire all’origine dell’astio profondo che divide l’ex premier dall’avvocato di Volturara Appula. Davanti ai continui penultimatum del leader di Italia viva in merito al piano «senz’anima» del Recovery fund e ai miliardi inutilizzati del Mes, i renzologi più espert



