La misura salva calcio è rientrata nella legge di Bilancio, seppure con un lifting per salvare le apparenze. Questa consente ai club di Serie A di spalmare in 60 rate nei prossimi cinque anni i debiti dovuti ai mancati pagamenti Irpef rimasti in sospeso a causa della pandemia di Covid. Le iniziali resistenze della premier, Giorgia Meloni, e del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si sono sciolte in pochi giorni. L’emendamento era stato presentato al Senato durante la conversione del decreto Aiuti quater, sollevando molte polemiche: si trattava di una disposizione ad hoc per le società sportive e la cosa dava troppo nell’occhio.

Palazzo Chigi e il Mef imposero il loro altolà. Così, per arrivare al traguardo, è stata preferita una modalità più soft: consentire il beneficio a tutte le imprese che sono in difficoltà nei pagamenti a causa della pandemia. «Le società calcistiche pagheranno tutto e pagheranno nelle forme consentite anche agli altri», ha ripetuto ancora una volta il ministro dello Sport, Andrea Abodi.

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Certo, rispetto alla formulazione del decreto Aiuti quater c’è una piccola sanzione, il 3 per cento del totale, in più da pagare. Ma poco male, è il costo di un compromesso da accettare per chi guida le principali squadre italiane. Alla fine di questo percorso è stata ottenuta la rateizzazione tanto attesa.

Per il senatore Claudio Lotito, eletto nelle liste di Forza Italia, è sicuramente un bel trofeo da mettere in bacheca, seppure non riguardi una vittoria sportiva: può festeggiare, nei panni di presidente della Lazio oltre che di rappresentante di Forza Italia, un risultato conseguito in poche settimane in parlamento. Ha dimostrato di aver preso subito confidenza con le trame politiche.

Nonostante sia a palazzo Madama ha fatto sentire tutta la sua moral suasion fino a Montecitorio. La norma era tuttavia caldeggiata dalla stragrande maggioranza delle società del massimo campionato italiano, tra cui figura anche Silvio Berlusconi, oggi patron del Monza dopo una vita dedicata al Milan. E c’è anche una valutazione politica che riguarda il governo: sarà pure impopolare salvare i club, ma non è così vantaggioso mettersi contro le Curve. Soprattutto perché sono spesso terreno fertile per i partiti di destra.

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