Il Tribunale amministrativo regionale della Campania ha annullato l'ordinanza del presidente della regione, Vincenzo De Luca, che prevedeva il ritorno a scuola in presenza solo fino ala terza elementare. Secondo il giudice amministrativo per la regione devono valere le regole previste dall'ultimo Dpcm per le aree in zona gialla. La camera di consiglio per la trattazione collegiale è stata fissata per il 16 febbraio. Il Tar ha inoltre deciso che il rientro in classe per gli studenti dei licei campani dovrà avvenire entro il 1° febbraio. La percentuale degli studenti che rientreranno in presenza sarà comunque in capo alla regione Campania e compresa tra il 50 e il 75 percento, come previsto dal Dpcm del 16 gennaio.

Le altre regioni

La questione delle riaperture è un problema che continua da tempo. Il 22 gennaio, la prima sezione del Tar del Veneto ha respinto l'istanza di sospensiva sull'ordinanza del presidente della regione sulla prosecuzione della didattica a distanza al cento per cento per le scuole superiori, presentata da 17 genitori alcuni giorni fa. La decisione del giudice Maddalena Filippi è stata pubblicata questa mattina. L'udienza in camera di consiglio per il giudizio cautelare al 27 gennaio prossimo. Intanto le autorità regionali liguri e i rappresentati di genitori e studenti hanno raggiunto un accordo che prevede il ritorno in classe lunedì. In precedenza, i rappresentanti studenteschi avevano presentato un ricorso contro la Dad alle superiori tramite l'avvocato Gian Maria Laurenti. In Calabria invece il Tar ha già bocciato l’ordinanza del presidente Nino Spirlì che prevedeva la chiusura delle scuole.

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