Il Tar della Calabria ha bocciato l’ordinanza del presidente della regione, Nino Spirlì, che prevedeva di prolungare la chiusura di tutte le scuole fino al 31 gennaio. Nello specifico, il tribunale ha deciso di far tornare nelle aule gli alunni di elementari e medie, lasciando invece a casa gli studenti delle superiori in attesa di pronunciarsi sul tema il 10 febbraio. Il presidente leghista ha annunciato che si opporrà alla decisione del tribunale: «Il Tar manda i più piccoli a scuola e lascia a casa gli studenti delle superiori. Ci opporremo! Per noi, tutti a casa, in sicurezza e in Dad». 

I contagi in Calabria e il rinvio delle regionali

La richiesta di chiudere le scuole a causa dell’emergenza Covid-19 è coerente con le ultime azioni prese da Spirlì che il 1° gennaio aveva comunicato di avere avviato la procedura per il rinvio delle elezioni regionali a causa dell’aumento dei contagi nella regione meridionale. In una nota Spirlì aveva spiegato che la decisione era stata presa in base «alla comunicazione ricevuta dai ministeri competenti circa il recente parere del Cts nazionale, oltre che i dati inseriti nell'ultimo monitoraggio dell'Iss, secondo cui la Calabria ha un Rt che supera la soglia di allarme (1,09) e che è compatibile con uno scenario di tipo 2». In attesa di fissare una nuova data per le elezioni il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e il critico d’arte, Vittorio Sgarbi, hanno manifestato la loro intenzione di candidarsi alla presidenza della regione. Le elezioni si sono rese necessarie in quanto Spirlì è presidente pro tempore della regione dal 15 ottobre dell’anno scorso data della morte della sua predecessora, Jole Santelli.

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