Italia

Il vero congresso dei 5 stelle comincia ora e si fa sul Mes

I parlamentari minacciano di votare no e aprono una crepa nella maggioranza, che non può contare su FI. Intanto Di Maio cerca di tornare al potere mettendo a frutto i contatti interni ed esteri in un disegno a lungo termine, mentre il reggente Crimi prova a tenere insieme i pezzi del gruppo

 

  • A una settimana dal confronto, in aula arriva a metà pomeriggio la lettera, firmata da una quarantina di deputati e sedici senatori, rivolta ai vertici del Movimento, in cui i parlamentari denunciano di non poter votare il testo di riforma del Mes.
  • Stavolta il governo è davvero preoccupato, perché non si tratta soltanto dei fedelissimi di Alessandro Di Battista, sempre più in opposizione alla linea di governo.
  • Mentre in serata si attivano i vertici vicini al capo politico Vito Crimi, Di Maio guarda la questione da lontano. Anche perché in sottofondo si consuma ancora la storia infinita degli Stati generali

Per continuare a leggere questo articolo