- Almeno per il momento, l’immigrazione non è più un tema che porta voti come in passato. Le preoccupazioni degli italiani sono cambiate dopo la pandemia e in cima alla loro agenda ci sono economia, lavoro e carovita.
- Ma proprio perché ha margini di manovra finanziaria stretti e alleati irrequieti da gestire, Meloni è costretta a percorrere la vecchia strada della destra, come Salvini nel 2018-19.
- Il problema è che così facendo rischia di isolare ancora di più l’Italia. Lo scontro con la Francia è emblematico: rovinare i rapporti con il tradizionale alleato in Europa significa ridurre ancora di più le possibilità di agire sul fronte economico che davvero preoccupa gli italiani.
Ora che la questione ong si è di nuovo affacciata sulle prime pagine dei giornali e lo scontro con i partner europei è tornato a costituire una parte significativa del posizionamento del nuovo governo, è inevitabile porsi una domanda: quanto conta la questione migratoria nell’Italia post pandemia? Molto, sembra rispondere Giorgia Meloni, che alla conferenza stampa di ieri ha alzato ulteriormente il livello dello scontro in corso con il governo francese, definendo le critiche alla sua gestione



