A che titolo uno che non capisce un cazzo di virus può credere di non capire un cazzo di qualsiasi cosa, come se lui fosse in grado di non capirci un cazzo di tutto quello che è successo nel mondo negli ultimi quindicimila anni, ma anche i dinosauri. Non è che se non capisci un cazzo di una cosa puoi sentirti autorizzato a non capirci un cazzo di tutto.

Se non capisci un cazzo di virus sei uno che non capisce un cazzo di virus e basta, non sei uno che non capisce un cazzo anche di scuola, oppure non capisce un cazzo di economia, e non capisce un cazzo di storia o addirittura non capisce un cazzo di elezioni di presidenti della repubblica. Quelli che non ci capiscono un cazzo di economia o di giurisprudenza sono degli altri. Hanno studiato vent’anni e hanno imparato a non capirci un cazzo della loro disciplina, non a non capirci un cazzo di tutto.

Bisogna accettarlo: tu non capisci un cazzo di quello di cui non capisci un cazzo e basta, non è che puoi non capire un cazzo di tutto. Ognuno non ci capisce un cazzo del suo, in modo specifico. Non è più possibile non capirci un cazzo in modo generale. Non si può essere come si dice oggi generalisti. Se no ti squalifichi. Se tu sei uno che non ci capisce un cazzo di virus, e ti chiedono qualcosa per esempio sui soldi, non puoi buttarti a dire che non ci capisci un cazzo anche di soldi. È meglio se taci. Se no, te lo ridico per te, va a finire che ti squalifichi.

Non so, per esempio accendi la tele, e vedi che c’è uno di questi qua che non capiscono un cazzo di virus, e il giornalista gli fa delle domande sui virus, lui risponde, bene, e poi a un certo punto il giornalista gli chiede: “Ma lei pensa che la Russia invaderà presto l’Ucraina e che questo avrà delle ripercussioni a lungo termine sul prezzo dei combustibili fossili in occidente?”, allora tu cosa devi rispondere? Devi rispondere: “Io sono uno che non capisce un cazzo di virus.

Su quello, le dico tutto quel che vuole. Ma dell’Ucraina e dei prezzi dei combustibili fossili non dico niente. Lei dovrebbe chiederlo a uno che non capisce un cazzo dei rapporti tra Russia e Ucraina, oppure a uno che non capisce un cazzo di oscillazioni dei prezzi dei combustibili fossili, che è meglio”. È così che si deve rispondere. Una volta, forse, la gente non capiva un cazzo un po’ di tutto, oppure poteva illudersi di non capire un cazzo un po’ di tutto. Ma oggi no.

Oggi è diverso

Una volta non si capiva un cazzo in modo molto più approssimativo. Era un modo di non capirci un cazzo generico. Tanta gente poteva non capirci un cazzo basandosi quasi esclusivamente sull’esperienza, propria e altrui. E per non capirci un cazzo potevi anche far leva un po’ sulla tua tradizione. Alcuni non capivano un cazzo in modo religioso.

Non erano richieste tutte le competenze che sono richieste oggi per non capirci un cazzo in modo preciso. Una volta uno non ci capiva un cazzo, poi gli succedeva la tal cosa e non ci capiva un cazzo un po’ di più, poi succedeva la tal altra, e non ci capiva un cazzo ancor di più, e così via. Ma oggi no, oggi per non capirci un cazzo ci vogliono delle competenze, è previsto giustamente un sapere. E quindi, quello che vorrei dire, è: sappiamoci sempre più un cazzo meglio, ma sempre più preciso.

 

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