Bergoglio ha rotto con una lunga tradizione di fiancheggiamento con le forze moderate e anche se non ha “benedetto” alcun leader progressista. La sinistra, in astenia da punti di riferimento, ne ha spesso richiamato le parole. Le sue rotture segnano uno spartiacque
«Chi sono io per giudicare?». Con questo semplice interrogativo papa Francesco, appena eletto, irruppe fragorosamente nella politica italiana. In una conversazione informale con i giornalisti sull’ aereo che lo riportava a Roma da Buenos Aires Bergoglio si rivolse così a chi gli chiedeva un giudizio sull’omosessualità. Una specie di rivoluzione epocale. Con una semplice battuta il papa gettava alle ortiche secoli di condanne assolute. Era chiaro che si apriva un pontificato dai tratti inediti.



