L’editoriale

Non sono due mele marce: dentro Fratelli d’Italia il pesce puzza dalla testa

Sarebbe troppo facile addossare la responsabilità dello scandalo ai giovani nazifascisti di Fratelli d'Italia, immortalati da Fanpage a insultare neri ed ebrei con braccia tese e saluti hitleriani: La Russa si è vantato per anni di conservare il busto di Mussolini in casa, Meloni definiva il Duce «il miglior politico degli ultimi 50 anni» e si rifiuta di dirsi antifascista, Lollobrigida blaterava di «sostituzione etnica». Per quei ragazzi, i loro beniamini in parlamento sono un modello

Il pesce puzza dalla testa, insegna il detto. Un adagio che vale anche nel caso dei giovani nazifascisti di Fratelli d'Italia, immortalati da Fanpage a insultare neri ed ebrei con braccia tese e saluti hitleriani, urla al “duce” e slogan razzisti. Perché sarebbe troppo facile e banale – come stanno facendo i dirigenti del partito e i media simpatizzanti – addossare la responsabilità dello scandalo a qualche ragazzino nostalgico che non ha ancora imparato a nascondere l'orgoglio fascista come fan

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