Il super manager Lucio Presta che ha contribuito alla visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Sanremo festeggia: la Procura di Roma ha archiviato l’indagine che lo vedeva indagato per finanziamento illecito insieme all'ex premier Matteo Renzi e a suo figlio, Niccolò Presta. Il procedimento verteva sui rapporti economici tra l’agente televisivo e Renzi a partire dai bonifici del documentario Firenze secondo me, finiti nel 2019 in una relazione dell'antiriciclaggio della Uif (Unità di informazione finanziaria).

Ad annunciare l'archiviazione è stato lo stesso Presta su Twitter. «Desidero ringraziare la Procura di Roma che ha svolto le indagini che mi vedevano indagato con il senatore Matteo Renzi, conclusesi con l'archiviazione - scrive Presta-. Li ringrazio per aver avuto la professionalità e l’equilibrio che hanno garantito di salvaguardare la mia rispettabilità , la mia professionalità,la vita mia e quella di mio figlio Niccolò. Ringrazio i legali (Cersosimo-Lucarelli) per il grande lavoro svolto».

Il caso

Al centro dell’indagine oltre ai bonifici del documentario Firenze secondo me, anche due progetti televisivi (mai realizzati) che vedevano Renzi nella veste di intervistatore e di narratore: il primo programma si sarebbe dovuto chiamare Mr Intervista, il secondo Cinque minuti. Format che sarebbero stati pagati da Presta circa duecentomila euro, e stati comprati da alcun network.

I dubbi dei magistrati e della Guardia di finanza, come riportato da Domani, riguardavano  accordi professionali tra i due, con relativi compensi da centinaia di migliaia di euro.

Accordi inediti scoperti dalla Finanza dopo una verifica fiscale nella sede dell’Arcobaleno Tre, la società di Presta e del figlio. Le somme erano state versate all’ex premier sia per la cessione dei diritti d’immagine in esclusiva sia per i progetti televisivi che avrebbero dovuto realizzare. Il gip ha stabilito che dietro questi contratti non vi è nulla di illecito.

© Riproduzione riservata