Giuseppe Ippolito (Cts): «Spero che le scuole restino aperte. I dati preoccupano: forse costretti a nuove strette». Lo scienziato contro i media e «gli esperti della domenica». Critiche ai medici di base: «Da loro risposta lenta»
- Il direttore scientifico dello Spallanzani aveva previsto la seconda ondata: «All’estero non si dà voce al primo che capita: intervistare solo i competenti. Dai media serve maggiore responsabilità»
- Presto nuove strette o lockdown totale? «Io sono considerato un rigorista, ma ne farei volentieri a meno. Ma i dati delle terapie intensive mi preoccupano: nessun paese civile può permettersi di mandarle in tilt».
- «Errori? Si poteva fare meglio, ma è facile sparare sentenze con il senno di poi. Scuole aperte sono fondamentali. Dai medici di base risposta lenta: è necessario evitare assalti ai pronto soccorso
Giuseppe Ippolito è il direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani di Roma, membro autorevole del Comitato tecnico scientifico e uno degli scienziati che aveva previsto, con mesi di anticipo, la seconda ondata del Covid 19. È considerato a capo del gruppo dei “rigoristi”, anche se a Domani spiega che di un altro lockdown totale ne farebbe volentieri a meno. «Bisogna fare di tutto per evitarlo. La Spagna e la Francia, che hanno situazioni peggiori della nostra, e pure la Germania hanno tenut



