Nuoto e nocciole, l’appalto Ismea alla Federazione di Barelli

Sovranità alimentare, prima di tutto. Ma in mezzo vengono infilato un po’ di finanziamenti al mondo dello sport per promuovere il consumo di mandorle, noci, nocciole e pistacchi. Con una sinergia che alimenta sospetti su possibili conflitti di interesse. Il ministero dell’Agricoltura di Francesco Lollobrigida ha garantito un bel po’ di risorse ad alcune federazioni e società organizzatrici di eventi sportivi, tra cui la Ferderazione nuoto (Fin), presieduta da Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, oltre che uomo di assoluta fiducia del vicepremier Antonio Tajani. Il braccio operativo è l’Ismea, (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) che raccoglie le indicazioni del Masaf. Donazioni “amiche” e iscritti, sul bilancio di Forza Italia Tajani non fa flop Il ministero, infatti, decide sia beneficiari dei contratti e sia le relative cifre. «A oggi, per il 2025 le somme impegnate (sui programmi di promozione, tra cui quella sulla frutta a guscio, ndr) assommano a circa 1,3 milioni», spiegano dall’Ismea a Domani. Noci e nuoto La determine di fine giugno attira particolarmente l’attenzione: assegna 200mila euro alla Fin di Barelli. L’appalto alla rientra proprio nella «campagna informativa e di promozione dei prodotti appartenenti alla filiera della frutta in guscio». L’obiettivo dell’Ismea, d’intesa con il Masaf, è la promozione della frutta secca da inserire in una dieta sana da sportiva, attraverso i nuotatori. Ecco il laboratorio che adatta l’agricoltura al climate change Tra i testimonial dell’iniziativa ci sono gli ex campioni olimpici, Tania Cagnotto e Massimiliano Rosolino, protagonisti dello spot realizzato ad hoc. E pazienza se gli intrecci di incarichi fanno scattare un cortocircuito tra due pesi massimi della destra al potere, come Lollobrigida e Barelli. Ma la Fin non è l’unica destinataria degli appalti. Sempre per la promozione della frutta secca, è prevista l’assegnazione di risorse alla Federazione italiana rugby, che però ha dovuto accontentarsi solo di 30mila euro. L’affidamento del servizio è stato più breve, scaduto il 19 luglio, perché circoscritto al mondiale di rugby under 20.Un’altra buona fetta degli investimenti pubblicitari di Ismea è finita a Rcs eventi, società organizzatrice del Giro d’Italia, beneficiaria di 328mila euro per l’ultima edizione della corsa rosa. «La cifra varia a seconda dell’impegno reciproco. Le federazioni mettono a disposizione spazi, stand, pubblicità sui propri network, immagini e video con atleti e atlete, banner». In generale, comunque, dall’istituto tengono a sottolineare: «Compiamo un regolare monitoraggio sulle filiere oggetto di promozione. La frutta a guscio ad esempio, ha registrato un +9.5 per cento sui consumi nel primo semestre 2025». Tra Colle, Coni e Wimbledon, l’estate amarissima di Abodi Vecchie abitudini Prodotto diverso e nuovo appalto, invece, è stato previsto per la promozione della filiera della pasta, altro fiore all’occhiello del ministero dell’Agricoltura. Alla Fipav, la federazione volley è andata meglio: l’Ismea ha garantito un appalto fino alla fine dell’anno da 220mila euro. La campagna è stata presentata con un apposito evento alla presenza di Lollobrigida e del ministro dello Sport, Andrea Abodi. «La collaborazione con la Fipavv era stato avviata ai tempi del ministro Stefano Patuanelli», puntualizzano da Ismea. Per la campagna social pro-pasta, Ismea ha pensato addirittura a una campagna di influencer, affidando il compito alla società di lobbying, Open gate. Il contratto prevede una spesa di 39mila euro. A firmare le varie determine è il direttore generale di Ismea, Sergio Marchi, uno dei fedelissimi di Lollobrigida, proveniente dalla cerchia della fiamma romana. Marchi è stato assessore di Trasporti al Campidoglio nella giunta guidata di Gianni Alemanno. Finita l’esperienza amministrativa è passato alla vice direzione di Arpa Lazio, coltivando le relazioni politiche nella fondazione FareFuturo. Più politico che dirigente, l’uomo di Lollobrigida fa il padrone all’Agea Con il governo Meloni, il ministro lo ha chiamato al Masaf, prima con l’incarico di capo della segreteria tecnica e poi – dall’inizio del 2024 – come capo segreteria. A novembre dello scorso anno la promozione al ruolo di direttore generale dell’Ismea. Ma la generosità del ministero (per interposta Ismea) con le federazioni non è una novità. La scorsa estate, con la precedente direttrice generale, Maria Chiara Zaganelli (ora dg del Crea altro organismo che fa capo al Masaf), c’erano stati finanziamenti alle federazioni. Il bilancio europeo è un colpo durissimo all’agricoltura Il deputato del Pd, Stefano Vaccari, aveva chiesto chiarimenti con un’interrogazione sugli appalti assegnati – tra le varie federazioni – alla Figc per 250mila euro. Dopo un anno, la musica è la stessa. Anzi, i soldi sono arrivati pure alla federazione guidata da Barelli.