una rivoluzione elettorale

La carica dei “nuovi italiani” all’interno dei consigli comunali

  • «Sta succedendo davvero: siamo sempre di più». Simohamed Kaabour, insegnante di 40 anni, accento ligure, è felice e un po’ incredulo. Da più di dieci anni si batte per la partecipazione di immigrati e italiani di origine straniera nella città dove è cresciuto, Genova.
  • A giugno, dopo essersi candidato con il Pd, è diventato il primo consigliere comunale di origine straniera sotto la Lanterna. Non è il solo a gioire. A Verona la 28enne Veronica Atitsogbe, genitori del Togo e un lavoro in banca, è stata la più votata nella lista del nuovo sindaco di centrosinistra, Damiano Tommasi.
  • A Parma sono diventate consigliere con il Pd Alicia Maria Carrillo Heredero, veterinaria di 24 anni, figlia di un cubano, e Victoria Oluboyo, impiegata di 28 anni, figlia di nigeriani, attivista transfemminista e di Black lives matter. E non è finita: a Sesto San Giovanni, nord di Milano, è stata eletta a sinistra l’avvocata di origine egiziana Soad Hamdy Younes, 39 anni. Sono in buona compagnia: nelle prime 100 città italiane ci sono una quarantina di consiglieri comunali e municipali di origine straniera.

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