Nonostante la visibilità delle elezioni, nel 2022 Azione ha dimezzato gli introiti, mentre Italia viva ha perso oltre il 38 per cento. Per il partito di Renzi è il dato peggiore dalla fondazione, per Calenda un passo indietro al 2020. Ora i gruppi vanno verso lo scioglimento
Un tracollo degli introiti garantiti dagli iscritti per i due partiti che accarezzavano il sogno di costruire un terzo polo. Nonostante la ribalta mediatica del voto e un risultato elettorato comunque lusinghiero, il bilancio dei tesseramenti di Azione e di Italia viva nel 2022 è negativo. Per entrambi c’è stato solo un premio di consolazione: il sostegno economico, ricevuto in buona parte dalle élite imprenditoriali. Poca Azione Sia per il partito di Carlo Calenda sia per la creatura di Ma



