La ministra Lamorgese ha difeso il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sull’indagine per peculato dopo che la scorta del premier ha dato aiuto alla compagna del presidente, Olivia Paladino, per evitare un’intervista. Rispondendo alla Camera, la ministra ha detto che la scorta era lì per Conte e che Filippo Roma, il giornalista delle Iene che incalzava Paladino, aveva turbato la signora. 

«Dagli elementi informativi riferiti la stessa signora appariva chiaramente turbata» ha detto, per questo «uno degli operatori addetti alla tutela coadiuvato da due colleghi provvedeva esclusivamente ad accompagnarla verso l'abitazione distante poche decine di metri, dove peraltro in quel momento si trovava il presidente del Consiglio». La troupe televisiva «continuava comunque a seguire la signora Paladino e a porle con insistenza domande senza tener conto del turbamento della signora». 

Lamorgese ha risposto anche in merito a una borsa che aveva in mano Paladino: «La persona alla quale la signora Paladino prima di lasciare il negozio ha consegnato una borsa, non era un operatore del servizio di tutela del presidente Conte, bensì uno dei titolari dell'esercizio commerciale». Gli elementi del Viminale già circolati in questi giorni «non sono tratti da una presunta relazione di servizio, ma da un appunto informativo e predisposto dopo articoli di stampa».

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