Gli studenti delle Marche hanno ricevuto un’inaspettata chiamata alle armi. Il 4 novembre, giorno dell’unità nazionale e giornata delle Forze armate che dal 1919  commemora la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, il dirigente scolastico regionale delle Marche, Marco Ugo Filisetti, ha inviato a tutti loro una lettera piena di ardore battagliero citando il ministro della pubblica istruzione di Benito Mussolini, il filosofo e accademico Giovanni Gentile.

«In questo giorno», si legge  «il nostro reverente pensiero va a tutti i figli d’Italia che dettero la loro vita per la Patria, una gioventù che andò al fronte e lì vi rimase». Non solo, «Un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee», prosegue la lettera, per questo, ricordando i nomi dei caduti «sentiamo rispondere, come nelle trincee della grande guerra all’appello del comandante: PRESENTE!»

Il linguaggio bellico e il richiamo a uno dei principali pensatori che aderirono al progetto politico di Mussolini non sono sfuggiti al popolo dei social network.

Sui Twitter si scatenano le critiche e l’ironia.

In molti ravvisano lo stile «littorio».

Filisetti contattato da Domani sulla vicenda risponde: «Si trattava di commemorare il quattro novembre». Sul riferimento al martirio si rifiuta di dire il nome dell’autore, ma dice: «È un ministro premio Nobel, chi non lo conosce e ha tanto tempo da perdere per criticare se lo vada a cercare». In realtà Gentile il premio Nobel non lo ha mai vinto.

La citazione di Gentile è in questo passaggio della lettera: «Un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee: non solo le confessa, ma le attesta, le prova, le realizza». Parole che si trovano nel «Sommario della pedagogia» del filosofo del Ventennio. 

Filisetti non è per la prima volta al centro delle polemiche. In passato è stato accusato di incompatibilità. Nel 2009 era stato assunto al ministero mentre il dicastero era retto da Maria Stella Gelmini, oggi capogruppo di Forza Italia. Nello stesso anno Filisetti si è candidato ed è diventato sindaco del comune di Gorle (Bergamo), dunque da dirigente del ministero.

L’attuale vice ministro dell’economia, Antonio Misiani, all’epoca deputato, aveva presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere spiegazioni, ma il sottosegretario all’Interno, Michelino Davico, aveva risposto che l’incompatibilità valeva solo per i direttori generali dei ministeri, mentre lui «ne svolge solo le mansioni».

Nel 2015 Filisetti è andato a ricoprire ufficialmente il ruolo di dirigente nelle Marche.

© Riproduzione riservata