Italia

L’agenda Zuppi parte dalla Costituzione: «Applicarla è la riforma più importante»

Cristian Gennari
Cristian Gennari
  • L’arcivescovo di Bologna parla ai vescovi italiani, quasi una relazione programmatica per riorganizzare la presenza cattolica in Italia nei prossimi anni. L’ammissione che la chiesa è diventata minoranza nel corpo della società.
  • Al governo Zuppi chiede forte attenzione sulle questioni sociali: il lavoro precario e malpagato e la difficoltà di trovare casa, indicati come mali endemici che colpiscono in particolare i giovani impedendogli di costruirsi una famiglia. Dalla crisi dovuta all’inverno demografico nasca un nuovo modello di welfare.
  • Le scuole cattoliche vanno considerate alleate e non avversarie di quelle pubbliche, e possono dare un importante contributo al cambio culturale di cui c’è bisogno, ovvero la costruzione di una coscienza sensibile alla costruzione di una ecologia integrale «che guarda all’ambiente ma soprattutto alle persone che in questo ambiente vivono».

La Costituzione italiana va applicata in ogni sua parte, e questa resta la principale riforma istituzionale da compiere. Una presa di posizione non scontata quella fatta propria ieri dal presidente dei vescovi, il cardinale Matteo Zuppi, in apertura del Consiglio episcopale permanente. L’arcivescovo di Bologna ha tenuto infatti la reazione introduttiva dell’organo di autogoverno della chiesa italiana, toccando molti dei temi ecclesiali e politici più rilevanti; non un semplice contributo al

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