- Nei primi 100 giorni della sua presidenza Giorgia Meloni ha da un lato mostrato l’ambizione di alimentare e rafforzare la sua immagine di moderna leader social, capace di parlare in maniera diretta e informale con gli elettori.
- Dall’altro si è rivelata una leader molto antica, vittima della storica ossessione della politica italiana per la televisione.
- Una presidente del Consiglio soggetta a una elevata ansia celebrativa e comunicativa, mossa dalla volontà (o necessità) di esporsi in prima persona, intervenendo ripetutamente nei momenti cruciali, sempre in contesti totalmente favorevoli e amicali.
Cento giorni. Tempo di bilanci, non solo politici, ma anche dello stile e delle caratteristiche della leadership di Giorgia Meloni. Un’“aliena” inaspettatamente catapultata a palazzo Chigi dalle debolezze dei suoi alleati e dall’insipienza dei suoi avversari. Un periodo forse troppo breve per il calendario della politica, ma sufficiente per definire il carattere e la personalità comunicativa della leader, marcando una netta distanza dai più recenti predecessori. I predecessori La iperper



