Si sono dimessi i componenti della Lega nel Copasir, il Comitato parlamentare che vigila sui servizi segreti: si sono fatti da parte il presidente Raffaele Volpi e il senatore Paolo Arrigoni, dopo settimane di pressioni, visto che da quando la maggioranza è cambiata la presidenza sarebbe dovuta andare all’opposizione, cioè al partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia. Il leader della Lega, Matteo Salvini, vuole che adesso lascino tutti: «Ora attendiamo le dimissioni di tutti gli altri componenti e la nomina di un altro comitato», infatti la legge prevede che il comitato sia composto per metà da membri dell’opposizione. Una situazione che, avevano detto la presidenza di Camera e Senato, nelle scorse settimane, avrebbe dato comunque troppo potere a un unico partito.

La nota della Lega

La Lega nonostante la delicatezza della questione è andata all’attacco: «La Lega pretende l’immediata, integrale applicazione della legge 124 del 2007 che prevede l’assegnazione all’opposizione di cinque componenti su dieci tra cui poter scegliere l’eventuale presidente». In caso contrario, minacciano, «i componenti della Lega nel Copasir non parteciperanno alla votazione di nessun presidente fino alla completa applicazione della legge e si attendono istantanee dimissioni di tutti gli altri componenti del Comitato al fine di consentire ai presidenti di Senato e Camera le conseguenti valutazioni, riconfermando che gli stessi presidenti avevano dichiarato completamente legittima sia la composizione del Comitato sia la sua presidenza».

La lettera

In realtà la risposta del presidente Roberto Fico e della presidente Elisabetta Casellati a cui la Lega fa riferimento, inviata lo scorso 6 aprile, era più simile a “trovate voi un accordo”: «La richiesta formulata dai Gruppi di Fratelli d’Italia della Camera e del Senato, finalizzata a veder attribuita la presidenza del Copasir a un parlamentare di opposizione, potrà essere soddisfatta esclusivamente attraverso accordi tra le forze politiche, che i presidenti si riservano di verificare in sede di Conferenza dei Capigruppo». A fronte di questo «i presidenti infine chiariscono che il Copasir allo stato attuale –  cioè quando ancora era presidente Volpi - può operare nella pienezza delle sue funzioni»

La Lega sul caso Copasir

Volpi e Arrigoni, recita ancora il comunicato, «sono certi che il Comitato con l’attuale presidenza abbia svolto un ottimo lavoro al servizio del Paese, fatto per altro riconosciuto a tutti i livelli istituzionali», per loro è stato quasi un complotto: «Nella certezza di questo dato di fatto e del contributo dato all’Italia in uno degli anni più difficili della sua storia sorge persino il dubbio che la presidenza di Raffaele Volpi abbia infastidito e disturbato qualcuno». Negli ultimi mesi, accusano, «c’è chi ha cercato di delegittimare il prezioso lavoro del Copasir».

M5s e Pd dalla parte di Meloni

Sia il Movimento 5 stelle che il Pd si sono schierati a favore di Meloni. Carlo Sibilia, sottosegretario pentastellato al ministero dell’Interno, aveva dichiarato ieri: «Finché la presidenza del Copasir non andrà all’opposizione il M5S non parteciperà alle riunioni. È una questione di garanzia dei diritti della minoranza e equilibrio dei poteri. Le istituzioni non sono lo zerbino dei partiti». Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha più volte dato il suo appoggio alla leader di Fratelli d’Italia: «Sulla presidenza del Copasir ha ragione la Meloni. Punto. Lo abbiamo detto: il Copasir, come dice la legge, deve essere presieduto da un esponente della minoranza, quindi da Fdi» ha detto ancora una volta dieci giorni fa.

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