- Il leader M5s detta le condizioni: «No all’inceneritore a Roma e no al connubio perverso tra politica e sanità». Ce l’ha con il sindaco Gualtieri e l’assessore D’Amato, possibile candidato Pd
- Il Pd laziale prova a non chiudere. Astorre: il tema non riguarda il programma. Ma il tentativo del leader M5s è costruire uno schieramento attirando l’ala sinistra. A costo della sconfitta.
- Dal Nazareno: «Parole carichi di rancore e astio. L'impressione è che semplicemente non voglia cercare convergenze e si appresti a una corsa solitaria».
Una sportellata al Pd, la botta è fortissima. Per demolire definitivamente l’alleanza giallorossa nel Lazio Giuseppe Conte nel pomeriggio scocca due no programmatici – li chiama «punti cardine» –, sono due missili di precisione. Il primo no è al termovalorizzatore voluto dal sindaco di Roma e concesso dal governo Draghi, che è poi – nella versione grillina – la causa della ritiro della fiducia all’esecutiv: la «proposta per le regionali», dice il presidente M5s, «non potrà mai basarsi sulla cos



