Italia

Le contraddizioni di chi sostiene il governo su Pnrr e Corte dei conti

  • La garanzia di uno stretto controllo della spesa era entrata nella valutazione della Ue nel concordare il Pnrr italiano. La commissione non è in grado di esercitarlo in modo ravvicinato sulla spesa e si affida all’esistenza di sistemi di verifica nei paesi beneficiari del Next Generation Ue. Il governo interviene con una misura che cambia radicalmente il quadro
  • Se sullo scudo erariale era stato compiuto un errore in precedenza, andava semmai corretto, non confermato. Sul controllo concomitante è evidente una contraddizione: se è considerato un inutile aggravio, allora andrebbe va abolito, non sottratto con l’ennesima deroga emergenziale.
  • L’Italia non è paragonabile a Polonia e Ungheria, ma non passa inosservato a Bruxelles il malcelato fastidio di questo governo per ogni forma di vigilanza.

Il Pnrr, ormai assurto a una sorta di psicodramma nazionale, è ancora una volta al centro di una discussione che appare alimentarsi solo di posizioni preconcette, come quelle di chi è corso in soccorso del governo in occasione della presentazione di un emendamento, ancora a un decreto-legge, volto a sottrarre il Pnrr e i piani nazionali connessi al controllo concomitante della Corte dei conti. Il controllo concomitante della è sicuramente uno strumento controverso. È stato introdotto nel 200

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