Una nuova vita. Le due ex ministre grilline Fabiana Dadone e Nunzia Catalfo, uscite da governo e parlamento ma ancora punti di riferimento del movimento, lo scorso 3 maggio sono entrate in contemporanea al 10 per cento a testa nella società “Stati generali mondo lavoro”, di cui faceva già parte l’ex ministro Pd Cesare Damiano.

Insieme, tramite la srl, vanno ora a caccia di sponsor. L’ex sindaca Virginia Raggi, attualmente consigliera di Roma capitale, fa per loro a titolo gratuito da presidente del comitato tecnico scientifico per il progetto Women in Charge on Tour , sulla parità di genere nel mondo del lavoro.

Ma cosa è la società Stati generali? Diecimila euro di capitale sociale, è stata fondata nel 2021 da Pier Carlo Barberis, in passato responsabile delle risorse umane per Fiat e Sky, che da anni lavora nel settore delle conferenze.

L’azienda si occupa di eventi, conferenze e, da statuto, di consulenze. Così riunisce in giro per l’Italia politici, esperti a vario titolo, e rappresentanti di società danarose. Secondo tutte e tre le pentastellate sentite da Domani, per loro non c’è nessun conflitto di interessi.

Non è l’Arabia

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L’attività ricorda (alla lontana, anche perché è appena nata) quella dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, oggi conferenziere per l’Arabia Saudita e senatore. Dadone ribatte secca: «Questo è un think tank e noi attualmente non abbiamo utili. Inoltre non andiamo all’estero». E aggiunge che la sua attività politica si limita al ruolo attivo nel M5s. Se in futuro le cose dovessero cambiare «mi comporterò di conseguenza».

Dadone fa parte dei probiviri che si occupano di giudicare la condotta dei colleghi di partito, mentre Catalfo coordina il comitato facoltativo delle politiche per il lavoro ed è responsabile per la città Catania.

A lei Conte ha affidato il compito insieme a Vito Crimi di occuparsi della raccolta firme per il salario minimo. Sul perché abbia deciso di entrare nella società risponde: «Mi sembrano degli eventi che possono agevolare il confronto». Mentre è «un puro caso» che l’ingresso sia avvenuto in contemporanea con l’altra ex ministra. «Gli utili? Se ne occupa l’amministratore unico Barberis, e comunque non ce ne sono».

Nel bilancio del primo anno si elencano in effetti poche centinaia di euro, gli introiti bastano comunque a compensare le spese. Il fiore all’occhiello, finora, degli eventi sono gli “Stati generali mondo del lavoro della montagna” che si tengono a Courmayeur a gennaio. Tra i partner delle conferenze la brochure annovera Mondadori, Generali, Danone o Autogrill.

Nel comitato tecnico scientifico altri ex ministri del Lavoro : Elsa Fornero, Cesare Salvi, Tiziano Treu, Maurizio Sacconi. Più Francesco Rotondi, avvocato, consigliere del Cnel - il movimento non vuole si occupi del salario minimo – e proprietario anche lui di un 15 per cento.

«Agli eventi non abbiamo mai parlato di salario», dice l’ex ministra Catalfo. «Rotondi? Non sapevo nemmeno che ci fosse».

Damiano, che fa parte della direzione nazionale del Pd, commenta brevemente che la società è una «delle tante occasioni di discussione» con gli stakeholder. Dichiara di non sapere chi sono gli altri soci ma «mi rallegra la notizia perché con Nunzia c’è stato da sempre un rapporto positivo». Per ora nel Pd non ha ruoli esecutivi «e anche fossi in segreteria sarei libero delle mie scelte professionali».

La cocacola di Beppe Grillo

Era il 2015 e Beppe Grillo lanciava l’anatema: «Oggi l'Expo, che è la grande mostra del cibo “nutrire il Pianeta”, ha fra i suoi sponsor la McDonald’s, la Novartis e la Coca Cola». Nel 2018 sul blog appariva l’articolo: «La Plastica di Coca-Cola, Pepsi e Nestlè inquina il pianeta». E ancora nel 2021: «Sono 30 anni che parlo di energia, ambiente, economia. Sono 30 anni che parlo di paradossi, di come un barile di petrolio costi 50 dollari e un barile di coca cola 350 dollari».

Ora la sua pupilla Raggi, ex sindaca di Roma che lavora con Dadone e Catalfo alla loro iniziativa, fa parte del comitato di garanzia che «esprime il parere sulla compatibilità con i valori e le politiche del MoVimento 5 Stelle delle candidature».

Da presidente del comitato scientifico Wic in una locandina col volto sorridente pubblicizza la tavola rotonda a Catania da lei aperta dal titolo “Leadership femminile. Valorizzare differenze, attitudini, opportunità”. Per Raggi non c’è alcun problema: «Lo faccio gratuitamente per il piacere di farlo, ma immagino che non tutti possano capirlo». Nel panel anche Giovanna Grillo, Chief Financial Officer Sibeg, imbottigliatore ufficiale in Sicilia della Coca cola sin dal 1960.

L’altro fondatore

In un prossimo futuro Barberis spera che la società produca profitti. Ricorda che i suoi contatti sono trasversali, attualmente ricopre anche il ruolo di Chief business officer di Euro Roma 2024, dell’omonima fondazione che si occupa dei campionati di atletica.

Della conferenza in Sicilia dello scorso giugno racconta: «Non ci hanno pagato nulla», ma «è ovvio che andando avanti speriamo di sì». Le prossime date delle conferenze Wic saranno a Torino e a Roma.

«Raggi l’ho scelta perché in millenni di storia è stata oggettivamente la prima donna sindaca». Ma non ci guadagna nulla, anzi rischia di rimetterci. Barberis prevede «che il progetto Wic sia legato dal 2024 alle classiche sponsorizzazioni. Gli introiti andranno alla società Stati generali». Chissà se in futuro le grilline potranno dirsi felici del loro investimento con dividendi più robusti

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